martedì 13 febbraio 2007

O.d.g. sull'acqua approvato dal Consiglio Comunale di Pavia


COMUNE DI PAVIA

Prot. Gen. 32634/06

Pavia, 20.11.2006


N. XXIX

ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DALLA CONSIGLIERA CAPPELLETTI E ALTRI IN OPPOSIZIONE ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA.


L’acqua è un bene comune e un diritto imprescindibile di ogni persona, che va difeso da ogni tentativo di privatizzazione.

La Regione Lombardia , con l’approvazione della Legge n. 18/2006 obbliga gli ATO provinciali, di natura pubblica, a privatizzare i propri servizi idrici attraverso la messa a gara obbligata del servizio di erogazione , in aperto contrasto con tutta la legislazione nazionale ed europea esistente.

Il governo Prodi ha impugnato per incostituzionalità la legge n. 18/2006, ribadendo l’affermazione della natura pubblica del servizio idrico italiano, sia nella proprietà che nella gestione.

Si ricordano le azioni fatte finora dalla coalizione governativa:

  • l’affermazione scritta nel programma elettorale dell’Unione che l’acqua è un bene pubblico;

  • la proroga al 31 dicembre 2007 della scadenza posta dalla legge nazionale per l’affidamento dei servizi idrici a livello di ATO.

  • Il disegno di legge c.d. Lanzillotta che esclude le reti e la gestione dell’acqua dalle liberalizzazioni.

La natura economica e privata (cioè che “priva” di un diritto collettivo) o la natura pubblica e garantita del diritto naturale ad un bene comune come l’acqua potabile, è questione di principio che riguarda l’intero territorio nazionale, pena la perdita della possibilità del nostro paese di esprimere posizioni politiche in merito nelle sedi internazionali.

Queste premesse sono parte di un appello che il Comitato per un Contratto Mondiale sull’Acqua sta sviluppando in tutte le realtà istituzionali lombarde e la provincia di Lodi si è già espressa in modo chiaro contro la legge regionale.

I sottoscritti consiglieri comunali


CHIEDONO


  1. che il Consiglio Comunale si esprime per difendere il diritto pubblico in materia di proprietà , gestione ed erogazione dei servizi idrici;

  2. che la decisione di contrastare la Legge Regionale 18/2006 abbia la dovuta diffusione per coinvolgere la cittadinanza in questa materia di primaria importanza invitando i rappresentanti dei Comuni nell’ ATO a prendere un impegno per garantire il diritto pubblico all’acqua.





F.to

Cappelletti, Magni, Trimarchi, Mastropietro, Ditomaso, Minella, Locardi,Ghezzi, Castagna, Cinquini, Meriggi, Duse, Spedicato, Campari.




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